giovedì 30 agosto 2007

La solitudine degli intellettuali cinesi


La Cina si prepara alle Olimpiadi del 2008; le manifestazioni e le celebrazioni sono iniziate in pompa magna.
Il regime vuole sfruttare fino in fondo questa grande vetrina, per dimostrare che la Cina è matura e moderna, che il paese del drago merita il rispetto ed il consenso della comunità internazionale.
Nel frattempo mille intellettuali hanno firmato una lettera al Capo dello Stato per rivendicare la tutela di alcuni fondamentali diritti democratici: la libertà di associazione, di espressione del pensiero, di stampa.
Una coraggiosa presa di posizione, in un paese dove si rischiano anni di carcere per molto meno.
Cosa faranno le democrazie occidentali?
Finora solo la cancelliera tedesca Merkel, durante il suo viaggio in Cina, ha sollevato la questione dei diritti civili.
Per dire il vero anche Bush si è espresso in questo senso, ma è come la storia del bue che da del cornuto all'asino: e Guantanamo? E i sequestri illegali in giro per il mondo? E la pena di morte comminata anche a chi non ha ucciso, come nel recente caso di Foster?
I paesi occidentali, Italia compresa, dovrebbero boicottare le Olimpiadi: i precedenti nella storia ci sono.
I loro leader invece si limitano a dichiarazioni che servono soprattutto a fare bella figura con le rispettive opinioni pubbliche.
L'Italia si distingue anche in questa occasione, dato che il governo di Centrosinistra finora non ha praticamente detto e fatto nulla in proposito.
Intanto, gli intellettuali cinesi restano da soli a sfidare un Leviatano che prima o dopo, c'è da scommetterci, gliela farà pagare.
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giovedì 2 agosto 2007

A Cesare quel che è di Cesare

Ultimo post prima della pausa vacanze.
Finalmente si è scoperchiato un altro vaso di Pandora: la Chiesa Cattolica non paga le tasse, o perlomeno non nella giusta misura.
Questo per effetto della normativa fiscale voluta dal Centrodestra nella scorsa legislatura, che è stata sostanzialmente conservata dall'attuale maggioranza. Dalla Casa delle Libertà al Centrosinistra, la puzza di sacrestia non cambia.
Ecco il cavillo giuridico, escogitato con la furbizia degna del paese natale di Azzeccagarbugli: esentare dal pagamento di ICI ed altre imposte gli immobili che hanno una funzione prevalentemente religiosa.
Vale a dire quasi tutti, anche quelli che garantiscono al Vaticano profitti e che quindi, in realtà, sono riconducibili a natura d'impresa.
Prodi, che ha lamentato l'assenza, nelle omelie dei curati, del richiamo a pagare le tasse, ha fatto autogol, essendo la Chiesa per prima a non pagarle.
Anche questo tema, come spesso accade, è stato ignorato dai telegiornali. Però non si potrà fare finta di nulla molto a lungo.
L'Unione Europea minaccia di intaprendere, in autunno, una procedura d'infrazione contro il nostro paese.
Si tratta solo dell'ultimo capitolo nella storia dei rapporti fra Chiesa e Stato, che dai Patti Lateranensi in poi ha sempre visto il Vaticano godere di un trattamento privilegiato.
Trattamento divenuto incostituzionale, con l'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana, informata al principio della separazione fra Stato e Chiesa.
Lo Stato laico e aconfessionale voluto anche dai cattolici deve garantire equità di trattamento a tutte le fedi religiose, senza sconti e favoritismi.
Avanti di questo passo, fra un Papa antimodernista ed arrogante che ripristina la messa in latinorum e una classe politica ossequiosa ed ipocrita, rischiamo che rimettano in auge le decime e poi chissà...magari l'investitura del Premier o del Capo dello stato nella basilica di S. Pietro, come ai tempi luminosi del Sacro Romano Impero.

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Strage di Bologna. Memorandum

In questo giorno, 27 anni fa, esplodeva una bomba alla stazione di Bologna, causando la morte di 85 cittadini innocenti.
Oggi le istituzioni repubblicane le commemorano, ed è tutto un fiorire di dichiarazioni; le stesse dello scorso anno, di quello prima, di quello prima ancora.
Così com'è accaduto per Ustica, Piazza Fontana e così via. Il canovaccio si ripete stancamente. Si saprà mai la verità?
L'esigenza di garantire la giustizia è uno dei pilastri delle democrazie moderne. Non vi possono essere archivi nascosti, sacche di reticenza, complicità oscure ed impunità permanenti.
Ancora una volta, sono gli Stati Uniti ad impartire una lezione in tal senso. Grazie ad un'apposita legge, il Freedom of Information Act, è possibile accedere a documenti ed informazioni riservate riguardanti l'attività del governo.
In questo modo sono state rivelate all'opinione pubblica pagine imbarazzanti e compromettenti, recentemente, sulle operazioni della CIA.
Nella cultura americana è considerato naturale e scontato, per preservare il rapporto fiduciario fra società ed istituzioni, che non vi siano zone franche e che il potere politico sia soggetto al sindacato del giudice.
Non è detto che negli USA si riesca sempre a garantire tutto ciò, ma perlomeno oltreoceano ci provano, con impegno.
l'Italia invece è uno scolaro svogliato e disattento. Nel paese degli omissis, tutto questo è fantascienza.
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mercoledì 1 agosto 2007

Ancora peggio di quel che sembrava

L'altro giorno postavo uno sfogo sul livello di bassezza che ha raggiunto il nostro Parlamento.
Ahinoi, i colpi di scena si susseguono e il copione della tragicommedia si arricchisce di capitoli sconcertanti, se non fantozziani.
Previti alla fine ha mollato la presa, mi ero sbagliato, non ci avrei mai creduto. Con "nobile gesto", come è stato definito dalla velina forzitaliota Cicchitto, ha deciso di rassegnare le dimissioni accolte a larga maggioranza.
E così Forza Italia cerca, in zona Cesarini, di fare bella figura.
Tuttavia non andrà in cella, dato che Berlusconi, grazie alla legge ex Cirielli, ha impedito che si possano incarcerare persone al di sopra dei 70 anni, come è il caso di Previti: fortunate coincidenze. Al massimo, andrà a svernare nella sua villa dell'Argentario.
E il non più onorevole comunque percepirà l'indennità pensionistica, naturalmente per gli importanti servizi resi al paese...
Attendiamo poi di sapere che ne sarà dell'on. Mele. l'UDC infatti ha preso le distanze dal reprobo. Vade retro lussurioso.
La manovra tuttavia non è riuscitissima, a causa della pesante gaffe del segretario Cesa che ha proposto di indennizzare il ricongiungimento delle famiglie con i parlamentari, allo scopo di allontanare il diavolo tentatore.
Non si sa però che farà l'assemblea, dove siedono senz'altro altri deputati inclini a certe frivolezze.
Davvero una singolare nemesi, che un simile infortunio sia capitato proprio ad un partito in prima fila nella difesa dei valori cattolici.
Valori che, come insegna la storia, vengono disattesi facilmente proprio dai cattolici più bacchettoni; l'espressione sepolcro imbiancato non è nata a caso.
D'altro canto, per un cattolico è facile; pecca, poi si pente, espia e ricomincia daccapo. Per un laico è più difficile; è sempre solo con la sua coscienza.
Accogliamo quindi il suggerimento dell'ottimo e tempestivo Emilio Fede, che in toni liturgici parlava, nel TG4 di ieri, del momento del perdono, che deve sempre seguire al peccato ed al pentimento.
Proponiamo una seduta straordinaria della Camera nella quale, officiante il Cardinale Bagnasco, il reprobo si penta delle sue malefatte e come il figliol prodigo venga riaccolto in seno alla comunità.
Amen.
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