mercoledì 2 luglio 2008

Dal Giappone una lezione di civiltà


Mi ha fatto un pò sorridere la vicenda dei turisti giapponesi imbrattatori in visita a Firenze, che al loro rientro in patria sono stati duramente redarguiti. Uno di questi, un docente, rischia addirittura il posto di lavoro.
Mi ha fatto sorridere l'energica reazione di tutto il paese: dagli organi di stampa, al governo, fino alle scuole a cui risultavano iscritti alcuni dei reprobi, e poi mi sono stupito perchè ho sorriso della notizia.
Già, perchè noi italioti ormai siamo assuefatti alla completa mancanza di civiltà e di rispetto delle regole che ci caratterizza, e quindi restiamo stupiti se da un altro paese arriva un insegnamento di tal genere.
Siamo quasi totalmente privi di "Civic Culture", come la chiamano gli anglosassoni (chissà come si dice in giapponese), il caso della monnezza docet.
Ma a parte gli episodi eclatanti come quello della monnezza napoletana, valso a metterci alla berlina una volta di più di fronte al mondo intero, ogni giorno sul nostro territorio si consumano scempi di varia natura, silenziosamente. E' uno stillicidio.
Abusi edilizi, opere che impattano negativamente sull'ambiente, dissesto idrogeologico, cementificazioni e asfaltature in ogni dove, inquinamento, fino ad arrivare alle minacce al patrimonio storico e culturale, uno dei nostri beni più preziosi assieme al paesaggio; quel paesaggio che ci aveva portato a essere il giardino d'Europa.
E' il patrimonio che Tremonti anni fa sostanzialmente voleva vendere ai privati (leggere al riguardo il libro di Salvatore Settis - Italia Spa, l'assalto del patrimonio culturale). Altro che scritte a pennarello sui monumenti!
Lo stato italiano può ipotizzare l'alienazione dei suoi beni artistici e culturali, riconosciuti come patrimonio dell'umanità, perchè siamo un paese dalla coscienza addormentata. Un paese che non si vuole bene, senza coscienza storica e orgoglio delle sue radici.
La manovra criminale tentata qualche anno fa è abortita ma il pericolo è sempre incombente, soprattutto ora che il Centrodestra è tornato in sella.
A questo punto però arrivano i giapponesi, a ricordare non solo a loro ma soprattutto a noi che gli imbrattatori di monumenti devono essere puniti e che il patrimonio culturale va difeso e rispettato.
Sarà pur vero che gli amici dagli occhi a mandorla sono ossessionati dall'immagine che danno di se all'estero.
Ma la realtà è che il Giappone è un paese con un'etica rigorosa e coerente o, più semplicemente, un paese di gente educata (basta incontrarli negli alberghi per rendersene conto).
Tutto questo stride con la cialtroneria e inciviltà dell'Italia, che non si vergogna mai dell'immagine nefanda che da di se.

Bookmark and Share

Nessun commento: