mercoledì 7 aprile 2010

Chiesa: è inutile nascondere la polvere sotto il tappeto

Puoi ostinarti a infilare la polvere sotto il tappeto ma prima o poi uscirà dai bordi.
Dopo le tante brutte notizie dell'ultimo periodo, per Ratzinger arriva un'altra mazzata: anche in Norvegia si registra almeno un caso di pedofilia.
La storiaccia degli abusi sui minori si allarga a tutto il mondo e si collega ad alcune vicende nostrane: l'assassinio di Elisa Claps (e l'assai probabile depistaggio pilotato all'epoca dall'ambiente ecclesiastico di Potenza), e le nuove rivelazioni sul caso di Emanuela Orlandi.
Quanta sporcizia c'è nella Chiesa - aveva detto il campione dell'antimodernismo alcuni anni fa, prima ancora di salire al soglio pontificio.
Sì Ratzy c'è n'è davvero molta, e la speranza è che  non tutto il male venga per nuocere. Che questi scandali  venuti finalmente a galla abbiano messo fine per sempre all'antichissima tradizione puntualmente osservata da porporati e monsignori: quella di troncare e sopire  per dirla con Manzoni.
E' la tradizione di lavare i panni sporchi di nascosto, escludendo la giustizia secolare e senza riuscire in molti casi a risolvere i problemi; quella di custodire gelosamente i segreti su tutto, certamente non solo su costumi sessuali e devianze dei preti. Chissà cosa si cela negli archivi vaticani...
C'è stata per troppo tempo una cappa di silenzio inaccettabile, che ha retto per le pressioni della gerarchia ecclesiastica, magari accompagnate da somme di denaro elargite sottobanco per essere più persuasivi (com'è accaduto in Norvegia).
Ma ha retto anche per l'accondiscendenza e la passività dei familiari delle vittime, obbedienti talvolta a un malinteso senso di rispetto e fedeltà verso l'istituzione ecclesiale; che dal canto suo non ha mai smesso di inculcare nelle menti dei semplici tale  perniciosa idea, che porta a interpretare qualunque forma di opposizione alla Chiesa come atto sacrilego.
Nessun sacrilegio. L'unica fedeltà accettabile è quella alle proprie convinzioni religiose, le istituzioni invece sono composte da uomini che possono commettere errori e crimini, da denunciare e punire senza sconti.
Il vero sacrilegio è stato compiuto dai responsabili di quegli atti; chi, in Vaticano, sapeva e non è intervenuto con il necessario rigore è responsabile di un'imperdonabile culpa in vigilando. Quindi anche Ratzinger e, se si può dire, papa Wojtila.
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