venerdì 31 ottobre 2008

Un governo tutto chiacchere e manganello

Dalle parole ai fatti; Berlusconi aveva minacciato, l'altro ieri qualcuno a Roma ha agito aggredendo gli studenti che manifestavano contro i tagli alla scuola.
I neofascisti, da quando il Centrodestra ha vinto le elezioni, si sono ringalluzziti perchè si sentono le spalle coperte e stanno passando all'azione con baldanza sempre maggiore.
La polizia, come è stato provato, è rimasta con le mani in mano per dieci minuti buoni prima di intervenire.
Il famoso furgone pieno di spranghe è arrivato in una zona interdetta al traffico perchè le forze dell'ordine lo hanno fatto passare. Si è visto persino un poliziotto parlare in tono confidenziale con uno dei capi. Lo squadrismo a supporto dell'ordine pubblico, sono i corsi e ricorsi della storia.
Nei primi anni 20 i politici liberal-conservatori davano il via libera alle squadre fasciste contro i contadini e gli operai, ritenendo di poterle usare per neutralizzare la spinta riformatrice che proveniva dalle classi popolari. Oggi si compie un'operazione simile e va anche sottolineata un'altra coincidenza.
Il primo quinquennio berlusconiano si era aperto con le violenze del G8 di Genova, innescate dai Black Bloc piovuti da mezza Europa con il beneplacito delle autorità, che speravano che mettessero tutto a soqquadro come è puntualmente avvenuto.
A quel punto la polizia ha avuto l'alibi per intervenire, rendendosi responsabile dei fatti della Diaz e della caserma di Bolzaneto (oggetto di condanne in sede penale) mentre il governo accusava la sinistra di comportamento eversivo.
Il secondo quinquennio berlusconiano si apre con un'altra azione repressiva; dopo gli scontri di piazza Maroni, l'esecutore delle istruzioni berlusconiane, ha promesso che chi occupa verrà denunciato, mentre la grancassa mediatica del Cavaliere ha il coraggio di sostenere che i disordini di Roma sono stati provocati dalla sinistra, contro le evidenze contrarie portate dalla tecnologia, dai cellulari e dalle telecamere.
La tecnologia non mente, riporta in presa diretta l'accaduto, chi ci governa invece mente; d'altra parte non sta facendo altro che utilizzare un vecchio sistema, una tattica mista fatta di repressione e delegittimazione.
E' una disinformatjia molto efficace, poggia su media del tutto allineati al nuovo corso; i fatti sono manipolati a beneficio del padrone del vapore.
Così, sembra che tutti gli istituti e le università siano occupate da facinorosi che picchettano a oltranza le entrate, rendendo impossibile il normale svolgimento delle attività.
L'altro giorno gli inviati del TG5 a Roma e a Bari sono entrati nelle facoltà, microfono alla mano, a caccia di prove delle illegittime e violente occupazioni.
Invece hanno trovato ragazzi nelle aule studio, dediti alle loro normali attività, i quali garantivano che tutto era normale e che ognuno sceglieva liberamente cosa fare.
Ma i solerti inviati non demordevano e con domande tendenziose cercavano di far dire cose diverse agli studenti che però non hanno abboccato. Uno spettacolo patetico.
Non si vuole certo negare che l'agitazione nelle scuole ha provocato dei momenti di interruzione della didattica (d'altra parte molti insegnanti nei giorni scorsi hanno scioperato), ma da questo a sostenere che tutto è bloccato e che la sinistra radicale tiene in ostaggio la scuola italiana ce ne corre.
Anche perchè questa non è la protesta della sinistra, è la protesta di chi a scuola ci lavora o ci studia ed è semplicemente e legittimamente preoccupato del futuro, con buona pace delle chiacchere propagandistiche del governo e delle tivù.

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