giovedì 3 aprile 2008

Elezioni 2008: Il crepuscolo del bel paese


Una legge elettorale antidemocratica fatta su misura per la partitocrazia, un dibattito surreale, basato su confronti a distanza fra i candidati, in particolare i leader dei due schieramenti principali, che si sgambettano a vicenda: non si presentano alle trasmissioni televisive o vi intervengono dopo l'avversario.
Nessun faccia a faccia quindi, nessuna intervista seria. I tiggì e i salotti mediatici sono diventati il palcoscenico per comizi senza contraddittorio.
Episodi farseschi, come quello che ha visto protagonista una delle Democrazie Cristiane, quella di Pizza; prima esclusa dalla competizione, poi riammessa. Il solito garbuglio giudiziario e costituzionale.
Infatti per mantenere la suspence, il nostro dice che non ha ancora deciso se anteporre agli interessi del suo partito a quelli del paese.
Andranno a monte o no le elezioni? Mentre si valuta se ristampare o no le schede, che fare con gli espatriati che hanno già votato, ad esempio i militari? Non siamo neanche più capaci di organizzarle, le elezioni.
La par condicio non viene rispettata; Berlusconi l'ha definita una legge idiota, da abrogare. Perchè scomodarsi visto che direttori di rete e conduttori non la rispettano? Visto che l'Authority delle Comunicazioni ammonisce ma non sanziona, come invece dovrebbe fare?
E poi le promesse ... Quella veltroniana di eliminare 5000 leggi (come ?), quella berlusconiana di alzare le pensioni (come ???).
Mentre la casta dei mandarini di Roma porta avanti il suo gioco di ruolo Alitalia è prossima al commissariamento: Air France si è ritirata dalle trattative.
Tutti quanti, sindacati compresi, ci hanno messo del loro per ottenere questo risultato; se Alitalia fallirà e verrà ricostituita, Pantalone pagherà il conto con le tasse come da tradizione italiota; a meno che Berlusconi, dopo essersi esposto con la sparata della cordata patriottica, non riesca in un coup de theatre oggettivamente difficile e improbabile.
Mentre i partiti imperversano con la sagra del grottesco, centinaia di migliaia di famiglie sono in difficoltà con le rate del mutuo, l'inflazione è al 3,3 %, gli ordinativi dell'industria calano ancora. Diminuiscono le vendite di auto (dati del mese di Marzo): di solito è il segnale di una recessione in arrivo.
Continuano gli incidenti mortali sul lavoro, a dimostrazione che siamo la Cina d'Europa; i precari sono sempre più precari, anche se Berlusca dice che è un falso problema, i ricchi portano a pascolare i loro soldi nei paradisi fiscali, in attesa del prossimo condono tombale (anche se come sempre dicono che non si farà più). A che pro andare a votare?
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