venerdì 26 ottobre 2007

Kyuss, l'estinzione della specie


I Kyuss hanno suonato assieme circa dieci anni, dal 1988 al 1997. Una band californiana che non lo sembra affatto.
Se si pensa alla California e la si associa alla musica, cosa viene in mente?
D'istinto si pensa ad un tipo di rock solare, da classifica, da "easy listening". Possono venire in mente i Beach Boys, con le loro sciocche canzonette da spiaggia o magari l'orecchiabilità di vari gruppi AOR che impazzavano fra gli anni 70 ed 80.
Possono venire in mente i Van Halen, esponenti di un rock commerciale che però bilanciavano con un indiscutibile talento ed i furibondi raid chitarristici di Eddie Van Halen, grande innovatore della sei corde.
Le ville di Malibù con vista sul mare, i Grammy Awards, l'oca miliardaria Britney Spears e la dolce, eccessiva vita delle rockstar: celebri sono rimaste le scorribande di Vince Neil dei Motley Crue in Limousine attrezzata con Jacuzzi ed escort prosperose.
Ma la California ha anche un altro volto; esiste una California periferica e poco frequentata; un entroterra sabbioso ed oscuro, più scarno e trasognato se vogliamo. Questa California ha il volto dei Kyuss.
Nome curioso, preso dal gioco di ruolo Dungeons & Dragons, per una band che parte dai Black Sabbath, dalla loro idea di musica inquietante ed angosciata e li mescola alla pesantezza del Trash Metal.
Altra numerosa famiglia di guastatori del suono che ha avuto i natali proprio nella solatia California, in particolare nella bay area di S. Francisco, a smentire la spensierata immagine da copertina che ha questa terra.
I Kyuss sono gli interpreti più rappresentativi dello "Stoner Rock", vale a dire del rock fumato (stoned significa appunto questo in inglese).
Un filone con vari protagonisti, un fenomeno comunque rimasto a livello underground, a lato della musica da classifica, per tutto il suo ciclo di vita.
La sonorità dei Kyuss oscilla fra il metal d'impatto e suite complesse e spesso sbilenche; passa da pezzi aggressivi a momenti malinconici e sballati.
Sono una band dal suono particolare, che regala all'ascoltatore piccoli deliziosi viaggi in un luogo marginale e rarefatto, nell'entroterra della California con le sue strade secondarie e le sue piane isolate, dalle valenze metafisiche.
Dovremmo dire erano, visto che si sono estinti con tutta la specie degli Stoner Rockers. Due dei loro membri (il chitarrista Josh Homme ed il batterista Alfredo Hernandez) hanno fondato i Queens Of The Stone Age. Nuove esperienze, l'evoluzione della specie.
Ma il "Desert Sound" ogni tanto resuscita: Homme si è dato cura di gestire un progetto (the Desert Sessions), che prevede la pubblicazione di raccolte di brani dei musicisti della scena californiana.
L'altra s'intende, non quella delle classifiche e della dolce vita.
Caldamente consigliati: Blues For The Red Sun (1992) e Welcome To Sky Walley (1994).
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