giovedì 8 gennaio 2009

Gaza, il valore mediatico dei bambini uccisi


Questa è una delle tante foto di bambini uccisi dall'offensiva israeliana contro Gaza che circolano sul web.
Ne ho vista un'altra su un quotidiano che mi ha colpito: ritrae una manina che emerge dalle macerie di una casa bombardata.
Quanti morti, quanto dolore, quanti bambini a cui è stata tolta la possibilità di crescere.
Quanti genitori che adesso stanno soffocando nel dolore e nell'odio. Di chi è la colpa? Di Israele, di Hamas?
Ancora una volta ascoltiamo le polemiche di chi schiera con gli uni o con gli altri in modo aprioristico.
Ancora una volta ascoltiamo le dichiarazioni di circostanza dei politici di tutto il mondo, e intanto questo incubo va avanti senza che se ne veda la fine. Senza che chi può veramente influire, chiunque sia, prenda in mano la situazione.
E forse non si capisce, grazie al filtro della televisione che fa apparire tutto distante, che il conflitto israelo-palestinese ci riguarda direttamente, oggi più che mai.
Mentre continuano i combattimenti a Gaza piovono alcuni razzi sul nord di Israele, i sospetti cadono sugli Hezbollah libanesi che per ora si chiamano fuori... e in Libano ci sono i nostri soldati.
In Europa, Italia compresa, iniziano le manifestazioni di protesta dei musulmani; nel giorno dell'Epifania ci sono stati due cortei a Milano e a Bologna.
Perchè i musulmani ormai sono anche qui, e in molti luoghi vivono vicino agli ebrei, basta pensare alla Francia o alla nostra capitale, che ospita la comunità ebraica più numerosa d'Italia. Cosa potrà succedere in futuro?
Ma al di là di tutto mi tornano in mente i bambini feriti o uccisi, ripresi abbondantemente dalle telecamere in questi giorni; non dalle telecamere occidentali, per quelle Gaza è off-limits.
Sono le telecamere di qualcun altro, che ne ha capito il grande valore mediatico e li usa massicciamente, senza pudore, per alimentare il risentimento del mondo contro Israele.
Li riprende mentre piangono terrorizzati, mentre vengono portati in ospedale oppure quando sono già morti, avvolti dal lenzuolo bianco, con i parenti disperati intorno.
Ecco, mi ha colpito la spregiudicatezza, il cinismo sotteso a quelle immagini. Un cinismo che non è proprio solo delle truppe israeliane che stanno combattendo senza andare tanto per il sottile (ma come potrebbero in un territorio come Gaza?), ma anche della dirigenza di Hamas che sfrutta il dolore dei bambini del suo popolo sbattendolo in faccia a tutti a scopo propagandistico.
Hamas non ha esitato a rompere la tregua con i nemici ben sapendo cosa sarebbe accaduto, ben sapendo che una guerra avrebbe provocato un'ecatombe di civili (e di bambini), dato che Gaza è un intrico di quartieri e strade che si mischiano alle installazioni militari, privo di rifugi sufficienti per mettere al sicuro la popolazione.
Hamas non può vincere la contesa con le armi tradizionali, e allora per delegittimare l'avversario ha trovato un'alternativa efficace: fa massacrare la sua gente.
In particolare quei bambini, ripresi tante volte nelle adunate fanatiche della striscia con la divisa del miliziano o del martire - kamikaze, un'arma in mano, perchè vanno educati fin da piccoli a odiare, perchè saranno i soldati del futuro.
Quei poveri bambini che prima di essere straziati dalle bombe sono violentati e strumentalizzati dalla politica di gente senza scrupoli, che non merita di rappresentare il suo popolo.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Zadig,
hai visto la trasmissione "Anno zero" del 15/01/2009? Qual è il tuo commento sul botta e risposta Santoro-Annunziata? Anche se personalmente trovo molto da rimproverare all'Israele sulle modalità con cui sta conducendo questa battaglia, purtroppo devo ammettere che l'Annunziata aveva cmq ragione in quanto la trasmissione è stata impostata veramente quasi a senso unico.

Zadig ha detto...

Sì ho visto e concordo con lei. Però fra tutti e due hanno un caratterino mica da ridere... Lui ha voluto fare una puntata a senso unico, lei glielo ha fatto notare a modo suo e i risultati sono questi.