martedì 14 settembre 2010

La scuola è a pezzi, ma per fortuna ci sono i superleghisti di Adro


E meno male che ci sono i leghisti di Adro, guidati dal Supersindaco Lancini; se non ci fossero loro...
Nessuno poteva affrontare lo sfascio del sistema dell'istruzione e le perfide sinistre che vogliono aprire le porte agli immigrati (anche quelle delle nostre case), con la simpatica verve e la creatività di Supersindaco.
Una battaglia si può perdere (il divieto ad alcuni bambini di accedere alla mensa), complice un imprenditore traditore dei padani che ha deciso di saldare i debiti delle famiglie morose, ma la guerra bisogna vincerla.
E Supersindaco ha vinto con l'aiuto della ministra Gelmini, l'altra eroina nordista che con i superpoteri trasmessi dal padre Berlusconi finalmente ha tolto di mezzo il vero problema della scuola italiana: gli insegnanti precari. Zap! Polverizzati!
Ad Adro abbiamo un'anticipazione di ciò che ci aspetta al di qua del Po: una scuola padana tutta verde e piena zeppa del noto simbolo leghista.
Tanto per chiarire che se vuoi vivere al nord devi rispettare il pensiero dominante altrimenti sei fuori, italiano o straniero che tu sia.
Poco importa se oltre il 70% degli abitanti del nord non vota per la Lega: noi siamo i padroni e facciamo come ci pare, questo è il messaggio.
La stellina padana infatti fa capolino ovunque: sui banchi, sugli zerbini, sul tetto. Qualcuno aveva proposto di metterla anche sulle tazze del water ma l'idea è stata bocciata, per un ovvio motivo di rispetto verso il sacro simbolo della religione neoceltica. Lì no che diamine!
La scuola di Adro è stata intitolata al prof. Miglio, teorico del federalismo in salsa leghista che però col Senatur non filava più di tanto, al punto di mandarlo a dar via i ciapp già alla metà degli anni '90.
Pochi se ne ricordano nel paese smemorato che si chiama Italietta, figurarsi la base leghista, ma va bene così.
I figli vanno educati bene fin dalla più tenera età e perciò arriva la scuola ideologica, che comunque conta illustri precedenti: la scuola fascista, dove i busti del Duce e i fasci littori campeggiavano ovunque, o quella della Corea del Nord, decorata con  falce e martello e con i ritratti di Kim Yong Il che sorride sornione agli scolari.
Supersindaco Lancini ha aperto la via, adesso sarà la volta di altri primi cittadini padani, ne siamo convinti.
Magari con il contributo economico di industriali filantropi com'è accaduto ad Adro, quelli che non pagano le tasse e portano i quattrini nei paradisi fiscali non perchè sono degli evasori, ma perchè  poveretti si oppongono come possono all'ingiustizia fiscale romana.
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