venerdì 27 luglio 2007

Sarkozy e Gheddafi, il pragmatismo trionfa

Dal giornale di ieri. Sarkozy, fresco di elezione alla Presidenza della Repubblica francese, è volato a Tripoli per incontrare il colonnello beduino.
L'uomo che per anni ha tenuto in ostaggio e torturato un gruppo di infermiere bulgare ed un medico palestinese con l'accusa, smontata già da un pezzo dagli avvocati difensori, di aver inoculato deliberatamente il virus dell'Aids ad un gruppo di bambini (ma perchè poi avrebbero compiuto una simile azione, degna del dott. Mengele?).
La moglie di Sarkozy è andata in Libia per portare via una buona volta i derelitti, prima che il colonnello, dopo un tè nel deserto e un giretto a dorso di cammello, ci ripensasse.
Poi, Monsieur Le President è passato all'incasso, siglando con il colonnello lucrosi accordi economici in vari campi.
Ecco il prezzo da pagare per la liberazione dei prigionieri: un accordo, magari il primo di una lunga serie, per far uscire la Libia dal ghetto in cui si è rinchiusa, anni fa, per sue proprie colpe.
Il mandato di Monsieur Le President inizia davvero all'insegna del pragmatismo, come da lui stesso dichiarato più volte.
Questa sciagurata vicenda ricorda l'incauta promessa fatta qualche estate fa a Gheddafi da Berlusconi (sempre prodigo di promesse), che verteva sulla costruzione di un'autostrada costiera in Libia a titolo di risarcimento dei debiti di guerra (ancora!).
Un impegno preso a spese dei contribuenti italiani, più noti col nome di Pantalone, che in realtà nascondeva il tentativo di frenare l'afflusso di clandestini sulle nostre coste.
E' stomachevole constatare che i leader dei paesi europei accettano di mercanteggiare con un dittatore feroce, capriccioso e inattendibile, che gioca con la vita delle persone.
Siano esse infermiere incarcerate con accuse infondate o disperati che prendono il mare per arrivare qui nella speranza di una vita migliore.
Come acutamente rilevato dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, fra l'altro in questo modo i leader europei avvallano la pratica arcaica ed incivile ancora diffusa in alcuni paesi islamici, per la quale un'offesa, un delitto, viene sanato col pagamento di un riscatto alla parte lesa.
Business is business, viva il pragmatismo. Non un telegiornale ha approfondito la questione, erano tutti troppo distratti a commentare la bellezza, il tailleur e la bravura nella mediazione di Madame Sarkozy.

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