venerdì 11 luglio 2008

Tutti pazzi per l'IPhone


Tutti pazzi per l'IPhone, è proprio il caso di dirlo. Da mezzanotte il nuovo fantasmagorico telefonino è ufficialmente in vendita anche in Italia, più altri paesi (io però già nei mesi scorsi l'ho visto in mano a qualcuno).
Code notturne per accaparrarselo; nel centro di Milano si è creata una fila di 300 metri per avere il privilegio di essere fra i primi a possederlo.
Com'è ovvio data una simile aspettativa, il prezzo non è molto popolare: sui 500 euro.
Non è da furbi andarselo a comprare ora, ma la saggezza del consumatore vecchio stampo è scomparsa da tempo.
Un ragazzo intervistato ha detto che gli piacerebbe essere il primo acquirente italiano dell'IPhone.
Domanda: e se anche fosse, cosa ti cambia? Naturalmente niente, continui a essere quello di prima.
Però nella società di oggi, basata su una spinta consumistica esagerata verso i beni voluttuari (come i gadgets elettronici o l'abbigliamento griffato), si conta o meglio si esiste per ciò che si possiede e conseguentemente si finisce per esibire in pubblico: di fronte agli amici e ai colleghi, o durante lo struscio in centro.
Gli altri però nel frattempo si saranno già procurati un identico o analogo feticcio tecnologico per annullare la differenza. Tiè.
L'uomo medio si identifica con gli oggetti dei suoi consumi, diventa un centro di consumo. E' la sua forma di esistenza.
Si esiste solo così o se si appare sugli schermi televisivi; code per un nuovo modello di cellulare, code per le selezioni del Grande Fratello o delle veline di Striscia.
Un altro aspirante proprietario di IPhone al giornalista di turno ha dichiarato che avere un gadget Apple è uno stile di vita. Nientedimeno.
Io ero convinto che un telefonino servisse per telefonare e che un Ipod servisse per ascoltare musica. Mi sento molto banale, out.
L'Iphonaro che pensa di distinguersi dalla massa grazie al telefono Apple (ormai però già comprato da altri n consumatori), è un operatore di call-center. Sicuramente l'oggetto dei desideri gli è costato un mese di stipendio...Contento lui...

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