venerdì 21 novembre 2008

In difesa di Villari


Tutti quanti stanno dando addosso a Villari, che con furbizia campana e faccia di bronzo da democristiano doc si ostina a non dimettersi.
Lo stanno attaccando tutti: Veltroni, Berlusconi, Fini, i parlamentari del PD, i giornali, Di Pietro.
Minacce e pressioni per fargli mollare quella maledetta poltrona di Presidente della Vigilanza RAI, lui dice "di inaudita violenza": ma non mi pare che si sia impressionato più di tanto.
Infatti ha dichiarato che un vero democristiano non si dimette mai; però su questo andrebbe corretto, perchè la repulsione alle dimissioni è comune ai politicanti di tutti i partiti.
Resiste l'amico Villari, rimane attaccato con il bostik a quella poltrona fortunosamente conquistata.
E' lì perchè i babbei del PD e dell'Italia dei Valori non si erano resi conto che, insistendo a oltranza su Orlando, alla fine avrebbero spianato la strada a un colpo di mano del Centrodestra.
In fondo ha ragione il Villari, perchè se ne dovrebbe andare? E' stato regolarmente eletto, i suoi tredici voti di sostegno li ha, può operare. Dunque, undici sono del Centrodestra, uno sarà il suo e l'ultimo... Chissà di chi è, sarebbe divertente scoprirlo.
Ad ogni modo perchè dovrebbe dare il buon esempio, dimostrare senso delle istituzioni, che nei nostri politici è del tutto assente? Chi ha il diritto di fare la predica a chi?
Chi è causa del suo male pianga se stesso; il PD ha portato in Parlamento una delle tante banderuole al vento della politica, un girapartiti che naturalmente, alla prima occasione buona, ha tradito un'altra volta.
Dov'è il rinnovamento e lo svecchiamento promesso da Veltroni, se poi ci si ritrova ancora fra i piedi questi caciottari?
O peggio ancora se ci si ritrova sempre fra i piedi inquisiti e condannati, ben rappresentati anche nel nuovo Parlamento (sono una settantina circa).
Villari non è un Belzebù, come non lo è Mastella; entrambi sono semplicemente membri del ceto politico che tutti i giorni ci offre lo spettacolo osceno dei suoi comportamenti.
Anche Casini agita il ditino, però Cuffaro al Senato lo ha candidato. Eppure Pierferdi si permette di criticare.
E' inutile che i politici cerchino di prendere le distanze da Villari; sono fatti della stessa materia prima. Villari è uno di loro.
Ma poi anche se costui è senz'altro un culo di piombo difficile da intimorire, ho il sospetto che resta al suo posto perchè Berlusconi gli ha dato il placet, nonostante abbia pubblicamente deprecato il suo comportamento.
Ora che ha messo alla vigilanza Rai un Presidente docile e ben disposto nei suoi confronti, difficile che sia disposto a rinunciarvi. Il Caimano è uomo di astuzie infinite.

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