lunedì 16 marzo 2009

Watchmen è l'antimarvel per eccellenza

Un film diverso sui supereroi. I protagonisti di Watchmen non somigliano per niente all'immagine tradizionale che ne ha il pubblico.
Ben lungi dall'essere cavalieri senza macchia e senza paura, uomini e donne tutti d'un pezzo, i vigilantes in costume raccontati da Zack Snyder nel suo nuovo film presentano tutti i difetti e le contraddizioni degli uomini normali.
In questo senso viene ripreso il discorso di Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro, dove il mitico uomo pipistrello viene mostrato nei suoi laceranti conflitti interiori. Dove si è mai visto un supereroe (Il Comico) che violenta una sua compagna di squadra?
O un altro (lo piscolabile e ieratico Rorschach) che invece di consegnare i criminali alla polizia li giustizia senza tanti patemi?
O un altro ancora (Ozimandyas), ideatore di un elaborato piano che prevede l'eliminazione "controllata" di alcuni milioni di persone per far scoppiare la pace fra USA e URSS e di far ricadere la colpa su un altro membro della squadra, il sovrumano dott. Manhattan? Il fine giustifica i mezzi.
Gli Watchmen non somigliano per niente ai vari Iron Man, Spider Man e Fantastici Quattro.
Il film è ambientato in un mondo alternativo secondo un concetto di ucronia, dove Nixon è ancora presidente dopo ben cinque mandati e gli americani hanno vinto in Vietnam (grazie alla collaborazione dei supereroi); i vigilantes mascherati sono stati obbligati al pensionamento da una legge apposita e la guerra fredda si avvicina inevitabilmente all'epilogo dello scontro nucleare.
Da questo punto di vista, con rapidi flash vediamo la parabola della democrazia rappresentativa e il lato più sporco della politica, che usa i supereroi per le sue operazioni spregiudicate e i suoi complotti.
Watchmen è un film cupo e decadente, dove la lotta più importante che conducono i supereroi è quella contro se stessi.
Grande fotografia, sequenze visionarie, sceneggiatura complessa che è stata adattata bene dal fumetto originale, articolato in ben 12 albi.
L'unica pecca è la durata (oltre due ore e mezza), magari si potevano stringere un pò i tempi; e magari si potevano evitare alcune scene splatter, che non erano necessarie in un canovaccio già sufficientemente duro e amaro.
Ma a parte questo, un buon film. 7+

Bookmark and Share

Nessun commento: