lunedì 14 dicembre 2009

NYT, esclusivo: la situazione italiana dopo l'aggressione a Berlusconi

New York Times - Roma, 28/12/09. Dal nostro corrispondente

Cosa accade in Italia a quindici giorni dall'aggressione a Berlusconi

A quindici giorni dall'aggressione a Milano al premier Silvio Berlusconi il colpevole, uno psicolabile da tempo in cura, è stato processato per direttissima ed è attualmente detenuto nel braccio speciale del carcere di S. Vittore in attesa che riapra, come ha promesso l'esecutivo italiano, il penitenziario dell'Asinara.
E' stato condannato a trent'anni (di cui ben cinque d'isolamento), tanto che gli oppositori del regime italiano lo hanno già soprannominato Papillon, in omaggio al famoso film con Steve Mc Queen.
Questo grazie a un decreto preparato in tempo record dal Ministro degli Interni Maroni, che si intitola "Misure straordinarie per la sicurezza dello stato". Molte le norme del provvedimento.
E' stato istituito un tribunale Speciale composto da tre membri di nomina governativa, per la repressione dei crimini politici.
Fra questi le attività anti italiane, in cui vanno ricomprese le parole o azioni atte non solo ad attentare alla persona del Presidente del Consiglio ma anche a generare sfiducia nel suo operato; poi la "temporanea" (così si legge) limitazione della libertà di stampa.
Alcuni quotidiani infatti non vengono più pubblicati: La Repubblica (che come molti lettori sanno aveva condotto la campagna delle 10 domande a Berlusconi), Il Manifesto e Il Fatto quotidiano, i cui promotori Antonio Padellaro e Marco Travaglio (accusato a caldo di essere uno dei mandanti dell'aggressione) sono già riparati in Francia dove hanno chiesto asilo politico.
Niente estradizione, fa sapere una nota del Ministero di Giustizia francese, il caso è diverso da quello di Cesare Battisti perchè i due giornalisti italiani non sono terroristi ma vittime della libertà d'informazione.
Indignate le reazioni del PDL, il partito del premier; il piccolo ed eccentrico ministro Brunetta ha dichiarato furente - Anche in Francia dominano le elites di merda ma ci occuperemo di loro a tempo debito. Non la passeranno liscia.
Sarà creato inoltre uno staff di web - surfer, reclutati fra disoccupati e giovani precari che qui abbondano, per setacciare la rete e controllare e-mail, siti e blog in lingua italiana. Riceveranno una provvigione per ogni denuncia andata a buon fine.
Maroni - L'idea ci è venuta pensando al web poliziotto cinese. Il governo di Pechino ci ha aiutato con una serie di consigli utilissimi, e gliene siamo grati. Inoltre stiamo pensando di rivitalizzare le ronde, che hanno conosciuto un avvio stentato: potremmo impiegarle per perquisizioni e interrogatori a sorpresa nelle strade... Il momento purtroppo è critico. I cittadini onesti capiranno senz'altro. Beppe Grillo ha caricato i suoi server in un furgone, direzione Svizzera, e da Zurigo ha affermato con il suo consueto stile forte - Maledetti figli di puttana, non mi fermeranno.
Stranamente, chi si collega al suo sito dall'Italia viene rediretto a un portale di pedofili.
Non è andata altrettanto bene a Di Pietro, uno dei critici  più duri verso il capo del governo italiano.
Risulta che si è asserragliato nella sua roccaforte di Montenero di Bisaccia, difeso da un manipolo di fedelissimi pronti a tutto. Sembra che i Carabinieri stiano trattando per ottenerne la resa pacifica.
Vietata inoltre la vendita di ninnoli e souvenir, qualificati come armi improprie.
Perfino i venditori veneziani di grano per i piccioni di S. Marco sono incappati nel divieto - E noi che c'entriamo can de l'ostia? - protestano.
Il portavoce PDL Capezzone afferma - I tempi sono maturi per la riforma costituzionale annunciata più volte dal nostro leader. Dobbiamo salvare la democrazia dal Comunismo, che è il vero responsabile di questo vile attentato.
Il vecchio ma ancora lucido Licio Gelli si è proposto per presiedere un comitato di saggi, che dovrebbe prendere spunto dal manifesto della  Loggia P2, da lui creata negli anni '80, dichiarata fuorilegge ma recentemente riabilitata in un fine pamphlet, scritto a quattro mani da Berlusconi stesso e dal suo collaboratore Cicchitto.
Bersani e Casini, leader di PD e UDC, due importanti partiti dell'opposizione, si dichiarano disponibili a una mediazione purchè preservi le regole fondamentali della democrazia.
Impossibile raggiungere per una dichiarazione su questo tema il Presidente della Repubblica Napolitano, che dal 14 Dicembre è ospite (ufficialmente per motivi di sicurezza) nella tenuta presidenziale di Castel Porziano sorvegliata da un distaccamento di parà della Folgore.
Impossibile poi ottenere un parere sugli ultimi problemi italiani anche dal presidente della Camera Fini, che non appare in pubblico dal  giorno 15.
Una nota fa sapere che è totalmente assorbito da un ciclo di studi della sua fondazione Farefuturo.
Ma come sta vivendo Berlusconi il difficile momento?
Mi sono recato fuori dalla clinica dove è ricoverato. Accanto a un presidio permanente dei comitati "Meno male che Silvio c'è", un gazebo della neonata associazione "Silvio presidente a vita".
Fra ceri accesi e canzoni di Apicella (il noto musicista di corte) abbiamo visto ragazze affrante ma fiduciose che Silvio si rimetterà presto.
A un certo punto si è avvicinata una signora attempata con un'ampolla fra le mani - Vede, questo è il suo sangue. Ero lì quel giorno, l'ho raccolto, ha proprietà curative straordinarie. Avevo l'artrite alle mani, è bastato spalmarne un pò ed è sparita! Sparita!
Subito prima di Natale la polizia ha scoperto che su E - Bay erano in vendita delle boccette con il "Preziosissimo sangue di Silvio". Denunciati per truffa cinque napoletani.
Ma tornando a Berlusconi, che non ha fatto mancare il suo caro saluto al popolo italiano, il direttore dell'ospedale ritiene probabile dimetterlo il 30 o il 31, per fargli passare il Capodanno serenamente a Villa Certosa.
Il suo maggiordomo sta già caricando il vulcano artificiale per i festeggiamenti, a cui sembra che sarà presente Putin che non vuole lasciare da solo il suo grande amico in questa fase delicata.
Negli scorsi giorni si sono succeduti in visita alcuni capi di stato; Gheddafi, che ha portato in dono tre cammelli purosangue e un commando delle sue belle amazzoni per difenderlo da possibili attacchi futuri, visto il fallimento dei suoi body guard.
Il bielorusso Lukashenko e a sopresa anche Hugo Chavez - Berlusconi està lontano da me politicamente, ma ammiro questo hijo de puta! Tiene i coglioni sotto, me assomiglia mucho!
Sconsolato il suo chirurgo estetico di fiducia, intercettato per caso fuori dai cancelli - Anni di lavoro buttati via. Dopo Valentino e Alba Parietti, Berlusconi era stato il capolavoro della mia vita! Adesso è tutto da rifare.
Emilio Fede ogni giorno va in visita dal suo editore e grande amico, come ci tiene a sottolineare - Scrivetelo, che il mondo lo sappia, l'oggetto che lo ha colpito non era una riproduzione del duomo, era una statuina di Stalin! Quello è uno sporco terrorista comunista!
Già, il Comunismo. Mi rendo conto che per un lettore statunitense è difficile capire le dinamiche della politica italiana, un linguaggio che richiama costantemente a un passato apparentemente morto e sepolto, ma questo è un paese che vive di passato, bisogna prenderlo così.
Non l'hanno presa molto bene però l'Onu e l'Unione Europea, che in un comunicato congiunto del 22 Dicembre hanno espresso "viva preoccupazione" per il rischio di involuzione democratica in Italia.
Gli ha risposto il segretario della Lega Nord Bossi, con un secco - Ma vadano a dar via i ciapp!
La momentanea difficoltà di tradurre dal dialetto lombardo all'inglese ha permesso al Ministro degli Esteri Frattini di prendere la parola, in una conferenza stampa ad hoc, e rassicurare il mondo che la democrazia italiana non corre nessun pericolo, ma anzi adesso gode finalmente di ottima salute.
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