mercoledì 1 agosto 2007

Ancora peggio di quel che sembrava

L'altro giorno postavo uno sfogo sul livello di bassezza che ha raggiunto il nostro Parlamento.
Ahinoi, i colpi di scena si susseguono e il copione della tragicommedia si arricchisce di capitoli sconcertanti, se non fantozziani.
Previti alla fine ha mollato la presa, mi ero sbagliato, non ci avrei mai creduto. Con "nobile gesto", come è stato definito dalla velina forzitaliota Cicchitto, ha deciso di rassegnare le dimissioni accolte a larga maggioranza.
E così Forza Italia cerca, in zona Cesarini, di fare bella figura.
Tuttavia non andrà in cella, dato che Berlusconi, grazie alla legge ex Cirielli, ha impedito che si possano incarcerare persone al di sopra dei 70 anni, come è il caso di Previti: fortunate coincidenze. Al massimo, andrà a svernare nella sua villa dell'Argentario.
E il non più onorevole comunque percepirà l'indennità pensionistica, naturalmente per gli importanti servizi resi al paese...
Attendiamo poi di sapere che ne sarà dell'on. Mele. l'UDC infatti ha preso le distanze dal reprobo. Vade retro lussurioso.
La manovra tuttavia non è riuscitissima, a causa della pesante gaffe del segretario Cesa che ha proposto di indennizzare il ricongiungimento delle famiglie con i parlamentari, allo scopo di allontanare il diavolo tentatore.
Non si sa però che farà l'assemblea, dove siedono senz'altro altri deputati inclini a certe frivolezze.
Davvero una singolare nemesi, che un simile infortunio sia capitato proprio ad un partito in prima fila nella difesa dei valori cattolici.
Valori che, come insegna la storia, vengono disattesi facilmente proprio dai cattolici più bacchettoni; l'espressione sepolcro imbiancato non è nata a caso.
D'altro canto, per un cattolico è facile; pecca, poi si pente, espia e ricomincia daccapo. Per un laico è più difficile; è sempre solo con la sua coscienza.
Accogliamo quindi il suggerimento dell'ottimo e tempestivo Emilio Fede, che in toni liturgici parlava, nel TG4 di ieri, del momento del perdono, che deve sempre seguire al peccato ed al pentimento.
Proponiamo una seduta straordinaria della Camera nella quale, officiante il Cardinale Bagnasco, il reprobo si penta delle sue malefatte e come il figliol prodigo venga riaccolto in seno alla comunità.
Amen.
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