venerdì 7 novembre 2008

Berlusconi, l'imbecille sei tu


Berlusconi è senza speranza, è irrecuperabile; d'altra parte mano a mano che si invecchia i difetti peggiorano.
Il nano di Arcore ha una grande vocazione alla gaffe e vi si dedica soprattutto quando va all'estero, quando ha spianati davanti i taccuini e i microfoni dei giornalisti di tutto il pianeta. Uno sputtanamento in mondovisione.
I precedenti vi sono; per esempio anni fa aveva detto che per far assegnare all'Italia la sede dell'agenzia alimentare europea, aveva dovuto fare un'attività di lobbing sotto le coperte con la presidentessa finlandese.
Adesso invece Obama merita i complimenti perchè è bello, giovane e soprattutto abbronzato.
Il nostro beneamato presidente poi si è stupito, e alla fine si è pure incazzato perchè gli si sono rovesciate addosso critiche da ogni angolo.
Nessuno ha capito, sono tutti imbecilli, è uno dei leit motiv che accompagna da sempre la sua vita politica. La sua reazione secondo me merita una piccola analisi.
La carineria di Berlusconi al neoeletto presidente USA è permeata da un certo candore; sono convinto anch'io che Berlusconi non volesse propriamente offenderlo perchè è di colore.
Berlusconi non è un vero razzista; la palma da questo punto di vista va assegnata alla Lega, agli esponenti della nuova onda neofascista, ma non a Berlusconi. E' oggettivamente difficile trovare autentici precedenti razzisti nel libro d'oro delle gaffes berlusconiane.
Il nano di Arcore in campagna elettorale ha cavalcato la questione sicurezza legata agli extracomunitari perchè era uno degli argomenti, anzi l'argomento principe con il quale vincere la contesa.
Considerazioni di natura tattica o legate al marketing politico hanno spinto Berlusconi in questa direzione, senza che tutto sommato abbia calcato la mano più di tanto su certi argomenti.
Sono stati i buzzurri della Lega a vellicare sapientemente le paure del popolo con una campagna aggressiva e isterica sul problema degli stranieri.
Certo nella visione del mondo di Berlusconi i neri in posizioni di responsabilità sono un pò anomali, ma non c'è una vera ideologia razzista.
Lo stupore e poi la rabbia, palesata soprattutto a un giornalista americano che gli chiedeva conto delle sue affermazioni, casomai rivela un altro aspetto della personalità di Berlusconi.
Il Cavalier Fracassa è come il dottor Semenzara del film di Fantozzi, che sfida il povero ragioniere in una memorabile partita a biliardo.
E' un vecchio paron, come si dice dalle mie parti, abituato da sempre ad avere una sua corte adorante, concentrata a seguire i monologhi del leader e pronta a ridere delle battute (divertenti o no) a comando.
A volte perciò non si rende conto che l'uditorio che ha di fronte non è la sua claque, e che la reazione può essere inaspettata.
Come non si rende conto, da uomo con un gusto eccessivo per la battuta, che il destinatario può anche prendersela.
Nello specifico ricordare a Obama il colore della sua pelle, sia pure attraverso un eufemismo, può essere offensivo e Obama si è effettivamente offeso, perchè ha telefonato a tutti i leader dell'occidente tranne Berlusconi.
Si sarà risentito anche per le dichiarazioni di Gasparri, superficiale come non mai, circa la felicità di Al Qaeda per l'esito delle elezioni USA.
Nel Centrodestra è così, a un'affermazione cretina ne segue sempre un'altra, pare che lo facciano apposta.
Di solito è proprio Gasparri, il dichiarazionista a getto continuo, il juke box personale del capo, a svolgere questa funzione.
Obama è un afroamericano, viene da una comunità che ha un problema secolare di integrazione nella società americana.
Si è sempre battuto, prima come operatore sociale e poi come uomo politico, per abbattere le barriere razziali.
Probabilmente avrà sofferto in passato per qualche battutina analoga a quella di Berlusconi, o magari per qualche offesa esplicita tipo sporco negro.
Ecco, qui sta il punto; l'imbecillità di Berlusconi non risiede tanto nel suo supposto razzismo, quanto piuttosto nella sua mancanza di sensibilità.
Più ancora la sua irrimediabile imbecillità consiste nell'incompetenza dimostrata in questa occasione, come capo del governo, massimo responsabile della nostra diplomazia; perchè parlava del nuovo presidente di un paese alleato, per giunta a capo della maggiore potenza mondiale (almeno fino a questo momento).
Ma l'Italia di Berlusconi è fatta così, è un grande bar sport dove le battute di cattivo gusto e le sparate circolano in libertà.
Ieri mattina bevevo il caffè davanti alla tivù, che era sintonizzata su un canale locale dove fanno un talk-show politico.
Arriva una telefonata e una pensionata un pò in difficoltà con la lingua italiana dice che Berlusconi è l'Obama italiano. Naturalmente il caffè mi è andato di traverso.
Dio ci salvi.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Piantala! W Berlusconi è un grande uomo di stato! Voi cercate sempre di criticarlo qualunque cosa fa o dice, siete capaci solo a criticare.
e poi obama non si è offeso, alla fine gli ha telefonato.

Zadig ha detto...

Ma voi chi? Io parlo per me.
Il "vostro" problema è che avete un leader che vi ha trasmesso il suo vittimismo. Piange lacrime di coccodrillo mentre in realtà è un vero aggressore, che insulta a tutto spiano. Chi lo critica è imbecille come minimo. Con tutte le cazzate che spara il minimo che si può aspettare è una critica. E poi tanto per la cronaca Obama gli ha sì telefonato, ma con due giorni di ritardo, perchè l'Italia era inserita nel gruppo B, che comprende fra gli altri Polonia, Marocco e Corea. Pensa un pò quanto siamo considerati! Datti una svegliata.