domenica 3 maggio 2009

In attesa di nuovi miti


R. Guttuso, Testa del Che (1967)

Il film di Steven Soderbergh sul Che Guevara pone un tema fra i tanti: quello dei miti, politici o culturali, che caratterizzano un'epoca.
Come il XIX secolo è stato caratterizzato da Giuseppe Garibaldi, il XX secolo è stato indubbiamente caratterizzato da Che Guevara, che assurge a simbolo massimo della figura del rivoluzionario.
La vita e la morte del Che sono la sublimazione di un'etica, di un impegno personale rigoroso e lontano dai compromessi, che coerentemente ha portato il leggendario comandante a sacrificarsi durante il fallimentare tentativo di insurrezione in Bolivia.
Nel quadro dedicatogli da Renato Guttuso vediamo la testa del Che esposta su un piatto. E' un destino simile a quello di S. Giovanni Battista, che pagò con la morte per decapitazione la sua predicazione contro le ingiustizie e la corruzione del potere.
Che Guevara come il personaggio dei Vangeli fu mutilato per spregio dai militari boliviani, che gli amputarono le mani, e l'immagine impietosa del suo cadavere sul tavolo delle autopsie fece il giro del mondo.
La figura di Ernesto Guevara tende a superare le tradizionali divisioni ideologiche e si è spesso guadagnata il rispetto e l'ammirazione anche di persone molto lontane dal comunismo.
Questo significativo film in due parti del resto è stato diretto da un regista americano: l'America contro cui Che Guevara si è battuto.
Questo perchè, considerazioni ideologiche a parte, Che Guevara è la rappresentazione della purezza, dello spirito eternamente giovane e perciò rivoluzionario per definizione.
Anche chi non è comunista può ammirare Che Guevara che prima di abbracciare il comunismo era una persona animata da un profondo senso morale: un uomo dalla parte degli sfruttati e degli umiliati sempre e comunque.
Prima di leggere Marx e imbracciare il fucile girò l'America Latina per curare i poveri, come è stato raccontato ne I diari della motocicletta.
In tal senso l'argentino morto per spingere alla rivolta i campesinos di un'altra nazione è riuscito a diventare l'icona di un secolo.
Dopo aver visto il fim resta una domanda: quali potranno essere i miti della nostra epoca, che appare così lontana da qualsiasi coinvolgimento valoriale se non ideologico, oltrechè dalla speranza.

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