venerdì 24 luglio 2009

Le confessioni di Papi


E va bene, non sono un santo. Papi si è confessato ma solo un pochino. Alla fine neppure un bugiardo patentato come lui ha potuto negare l'evidenza: quella delle parole scambiate con la diabolica Patrizia che le ha accuratamente registrate su nastro.
Tuttavia i servitori del Cavalier Fracassa ci provano ancora, a dimostrare che si tratta di una bufala inventata ad arte per rovinare il povero Silvio.
Frattini - ci sono giornalisti che hanno pagato questa escort, questa prostituta, per fare queste pubbliche dichiarazioni contro il primo ministro. Questo è immorale.
Domanda per Frattini: è immorale o no che un uomo ultrasettantenne cerchi di sedurre la minorenne Noemi?
Vermilinguo Ghedini - L'ennesima pubblicazione sul sito dell'Espresso riconferma una situazione bene evidente già in precedenza. La Procura di Bari ha espressamente specificato che le registrazioni asseritamente compiute dalla D'Addario mai sono uscite dalla cassaforte dell'ufficio e non sono state neppure trascritte. Poiché non c'è motivo di dubitare di tale prospettazione, non si può che ricordare la semplicità con cui è possibile costruire delle conversazioni.
Spettacolare questo azzeccagarbugli; costruire delle conversazioni... Vuoi vedere che la Patrizia e i perfidi giornalisti dell'Espresso hanno pagato un imitatore?
Ad ogni modo Papi prova a tagliare il nodo gordiano, a uscire dalle secche in cui si è infilato con i suoi comportamenti e i suoi silenzi: non sono un santo (sottintendendo: gli italiani mi scuseranno).
Certo, nessuno lo è. I santi sono solamente quelli indicati sul calendario; ed è lecito dubitare perfino sulla reale santità di alcuni fra quelli.
Ma la vicenda adesso non si può archiviare così, con l'ammissione che qualche debolezza, qualche vizietto ce l'ha anche lui.
Primo punto: Berlusconi è il leader di uno schieramento che si erge a difesa dei valori più tradizionali della società italiana: religione, famiglia e così via.
Il Centrodestra poi è stato promotore, nell'ambito delle politiche sulla sicurezza, di nuove norme per combattere la prostituzione (che ora naturalmente sono state messe da parte). C'è un'evidente contraddizione fra programmi e comportamenti messi in atto, a parte le bugie pure e semplici dette all'opinione pubblica che sono un disvalore in sè.
Secondo punto: a quanto sembra (e questo comunque dovrà essere dimostrato dalla Procura di Bari) le escort erano un mezzo di persuasione utilizzato dall'imprenditore Tarantini per ottenere vantaggi illeciti per le sue aziende.
Se così fosse, non sarebbe solo questione di morale o di comportamenti privati, privi di rilevanza pubblica: emergerebbero dei reati veri e propri.
Terzo punto: un uomo che si abbandona a certi passatempi, alle "torte" sul lettone grande con donne a pagamento, presenta un'evidente ricattabilità.
Chiunque fosse entrato in possesso di materiale compromettente su Berlusconi (ad es. la mafia, una multinazionale, un servizio segreto straniero) avrebbe potuto imporre al governo di prendere decisioni contrarie agli interessi nazionali.
Tirando le somme tutto ciò pone un problema prettamente politico (ed eventualmente penale); altro che gossip. Altro che vizietti.
Il Cavalier Tromba secondo me deve ancora spiegare molto al paese e se fossimo in una democrazia normale avrebbe già dovuto firmare le dimissioni.



Bookmark and Share

Nessun commento: